Terzani Tiziano - Un altro giro di giostra

Giro di giostra: a questo l'autore paragona la sua vita pienamente appagata. Ma l'insorgere del cancro lo porta all'ultimo giro di giostra, che dà il titolo al libro. Si potrebbe pensare che ora subentri un periodo triste. E invece l'imprevedibile: riscopre una felicità superiore che gli fa apprezzare la malattia stessa sì da dire: "ogni giorno è un giro di giostra". E cos'è che gli dà la gioia? Egli scettico, razionalista, di quegli intellettuali che, pur di famiglia religiosa sono rimasti attratti dal comunismo, ora sente l'esigenza di andare oltre. Non gli basta più quell'io che è marito, padre, giornalista, amico, ma ora si chiede: "Chi sono io?" E' il risveglio dell'anima. E' il risveglio della coscienza. Giornalista internazionale, sposato con Angela Staude, di origine tedesca, nativo di Firenze, corrispondente per l'Italia dai paesi dell'Oriente, ha vissuto in lungo e in largo per il mondo, ma ora avverte l'esigenza di volgere lo sguardo entro di sé. Sente l'attrattiva della meditazione, della contemplazione. Il soggiorno nell'Himalaja gli offre l'occasione più adatta per il viaggio nella interiorità. Non è però un isolamento che lo distoglie dagli altri, anzi, glieli fa amare ancora di più e meglio, in un abbraccio che riunisce tutta la totalità degli esseri, nella armonia perfino di tutti i contrari. Scopre così il senso della vita. Scrittore di robusta tempra, nel venire a contatto di così ampia panoramica di umanità, ne analizza il bene e il male, rifuggendo egli dall'individualismo e dal materialismo e apprezzando invece quella sapienza che è la saggezza di dare la preminenza ai valori dello spirito. E questo a prescindere da Oriente o Occidente, da oggi o ieri. "Chi sono io?" e "entro di sé", nei quali pare risuoni l'eco di Sant'Agostino, e che segnano l'inizio di una disposizione interiore nuova, sono interrogativi e atteggiamenti di sempre. Non conoscono tempo. L'opera, di impegnativa lettura, cui non è estranea qualche nota di delicato umorismo, è pervasa di sereno distacco, velato talora di malinconia.

Maria Elena Mignosi

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