Camilleri Andrea - Il gioco della mosca

Una carrellata di scenette di vita vissuta, pregnanti di significato, tipicamente siciliane ma di carattere universale, che Andrea Camilleri, quale custode della sua tradizione familiare e paesana specificamente agrigentina, ha fissato in un libro che ha il sapore di un vecchio caro album di fotografie o di una raccolta di favole con la morale. ma sono favole vere che ritraggono una realtà umana nei suoi pregi e nei suoi difetti, in una serie di quadretti divertenti; favole che lasciano pensare. Una gustosa miscellanea che rispecchia il modo di essere di una regione con i suoi valori di autenticità, tencia, arguta destrezza, nella quale, appunto, si riversa tutta la sicilianità, che viene espressa in una prosa italiana cristallina, agile e perfettamente appropriata. fa capolino qua e là lo stesso autore nella manifestazione dei suoi sentimenti, caratterizzati da rettitudine e da sana coscienza, come nel ribrezzo di fronte ad un gesto sacrilego o nello sdegno di fronte allo scherzo crudele alla povera gente. Oppure quando scorge il nesso tra colpa ed espiazione o quando apprezza il valore del sacrificio nel rafforzamento del carattere o il valore del silenzio e del raccoglimento quali sorgenti che sprigionano vitalità e talento. Sotto la scorza dell'umorismo si cela , perciò, una serietà di fondo, e questo intreccio di comicità e gravità sortisce un effetto che potremmo definire di malinconia, ma una malinconia tutta personale, camilleriana, che non ha ombra di tristezza o apatia, ma, in unione ad grande amore alla vita, svela un sommesso desiderio di cambiamento, di miglioramento, nella speranza e nell'ottimismo. Come testimonia il gioco della mosca, emblematico di una immobilità carica di dinamismo spirituale, aperta allo sviluppo e alla evoluzione, alla crescita e alla gioia. L'opera risulta un gioiellino di ilarità e saggezza, un limpido cristallo che pur si imbratta talora di macchie, naturali comunque e non inquinate, delle brutture antiche quanto il mondo ma non allucinanti e sconvolgenti, nella fedeltà ad un ambiente ancestrale come era quello di un paese siciliano di alcune generazioni passate, di pescatori e di contadini, intriso di realismo.

Maria Elena Mignosi

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