Olschki Marcella - Terza Liceo 1939

Il titolo stesso inquadra l'opera, nel tempo e nello spazio. Siamo agli albori della seconda Guerra Mondiale; il conflitto si avverte imminente e si respira già un'atmosfera di odio, intolleranza, antisemitismo. L'autrice, di origine ebrea, studentessa, in quell'anno, della terza liceo, respira quella concezione di vita e la subisce. Non tutti però sono uguali: di fronte a una propaganda subdola e tirannica, si leva qualche voce di libertà. Anche la sua. Un libri dalla prosa scorrevole e distinta, che attinge all'universalità dell'arte per far rivivere al lettore l'esperienza tipica dei diciott'anni (compreso il primo innamoramento) a prescindere dal contesto storico. Non mancano altri spunti che restano attuali, come l'esigenza di scindere la giustizia dalla politica in un processo, ad esempio quello a cui è sottoposta la protagonista. Si susseguono vari personaggi: allievi, professori, preside, bidello e genitori, ciascuno con la sua peculiarità. Commovente la tenerezza paterna e materna dei genitori della ragazza incriminata, che è l'autrice stessa. Così la classe terza liceo del 1939 diventa lo specchio della vita di quell'anno, nei suoi molteplici aspetti, da quello scolastico e familiare a quello storico e politico. Qua e là anche qualche nota di umorismo.

Maria Elena Mignosi

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